il calendario di "Io decido"

mercoledì 23 novembre 2011

26 Novembre - In piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia

Bandiera_colosseo

Pullman da Venezia per la manifestazione di sabato 26 novembre a Roma 
Per prenotare o avere maggiori info su costi e orari Tommaso 3292569114

IL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L’ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA

PER IL RISPETTO DELL'ESITO REFERENDARIO, PER UN'USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI
 

Roma, ore 14.00 - Piazza della Repubblica


Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico.
Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno ripreso fiducia nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hanno indicato un'inversione di rotta rispetto all'idea del mercato come unico regolatore sociale.
Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa.
Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali, addirittura riproponendo il famigerato”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum.
Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.
IL RISULTATO REFERENDARIO DEVE ESSERE RISPETTATO
E TROVARE IMMEDIATA APPLICAZIONE
Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”,ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.
Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece di prenderne atto invertendo la rotta, ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraverso l'art. 8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società e la conseguente riduzione degli spazi di democrazia.
Indietro non si torna. Dalla crisi non si esce se non cambiando sistema, per vedere garantiti: il benessere sociale, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, la fine della precarietà del lavoro e della vita delle persone, un futuro dignitoso e cooperativo per le nuove generazioni.
Un altro modello di società è necessario per l’intero pianeta. Insieme proveremo a costruirlo anche nei prossimi appuntamenti internazionali, come la conferenza sui cambiamenti climatici di Durban di fine novembre e a Marsiglia nel Forum Alternativo Mondiale dell'acqua a Marzo 2012.
Siamo vicini ai popoli che subiscono violenze, ingiustizie e vengono privati del diritto all’acqua come in Palestina, di cui ricorre il 29 novembre la Giornata internazionale di solidarietà proclamata dall’Assemblea della Nazioni Unite.
Per tutti questi motivi il popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.
Vogliamo che sia il luogo di tutte e di tutti, da qui l’invito a costruirlo insieme, come sempre è stata l’esperienza del movimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato la radicalità nei contenuti e la massima inclusione, con modalità condivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme di mobilitazione, considerando le une inseparabili dalle altre.
Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massima inclusione possibile, altrettanto francamente dichiariamo indesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo di esprimersi di questa ricchissima esperienza.
Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostre forme di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita.
E un futuro diverso per tutte e tutti.



venerdì 11 novembre 2011

Martedì 22 ore 17 Cà Farsetti, votazione dello Statuto



Se ci seguite, ormai lo sapete: fra le altre modifiche si voterà un emendamento che prende l'avvio da quelli proposti dal Coordinamento Io Decido per introdurre strumenti di democrazia partecipativa, e scaturito dalla mediazione di alcune forze politiche. I nuovi strumenti sono essenzialmente la DELIBERA D'INIZIATIVA POPOLARE richiedibile da 2000 cittadini e la ISTRUTTORIA PARTECIPATA per valutare provvedimenti d'interesse generale che può essere richiesta da500 cittadini. Si abbassa un poco il quorum per i referendum portandolo al 50% degli elettori alle ultime elezioni comunali. Si estendono i diritti di partecipazione a quanti frequentano stabilmente la città (domiciliati, lavoratori, studenti) indipendentemente dalla loro nazionalità e che hanno più di sedici anni. Ciò risponde a una precisa raccomandazione del Testo Unico degli Enti Locali che recita all'Art. 8 comma 5: Lo statuto, ispirandosi ai princìpi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203 e al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell'Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti. Inoltre risponde al buon senso: se si attua un processo partecipativo su un tema, occorre che tutti coloro che saranno interessati dalle decisioni, siano coinvolti, altrimenti non ci sarà nessuna efficacia.
In questo blog trovate i nostri emendamenti originari, le lettere per spiegare lo spirito della richiesta indirizzate ai consiglieri e una rassegna stampa sull'argomento.
E' IMPORTANTE PARTECIPARE NUMEROSI PERCHE' TRATTANDOSI DI MODIFICHE STATUTARIE E' RICHIESTA UNA MAGGIORANZA QUALIFICATA DEI 2/3 DEI CONSIGLIERI CHE SONO VERAMENTE TANTI!
E' UN PRIMO IMPORTANTE PASSO PER COLMARE LA DISTANZA FRA CLASSE POLITICA E CITTADINI



giovedì 10 novembre 2011

proposta alla Municipalità per un processo partecipato sui mercati Farmer's Market e Biologico


All'attenzione del Presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano Erminio Viero
e del delegato all'altra economia Giannandrea Mencini

La sera di lunedì 7 novembre una partecipata assemblea alla scoletta dei Callegheri ha visto la condivisione da parte di VenezianoGas, Coldiretti, AEres e rappresentanti del Coordinamento Io Decido, di 40X e soprattutto dei numerosi cittadini presenti di alcuni punti essenziali:
a) i mercati biologico e Farmer's market vanno mantenuti e sviluppati perché filiera corta e qualità degli alimenti uniscono gli interesse dei produttori e dei cittadini utenti;
b) lo spostamento della localizzazione dei mercati veneziani da Campazzo Tre Ponti a Santa Marta non è stato condiviso, ma imposto agli operatori e non ha visto il coinvolgimento dei cittadini consumatori con la conseguenza che i mercati stanno via via morendo;
c) la stessa tendenza all'emarginazione dai luoghi dove i mercati si sono sviluppati e radicati è in atto in terraferma;
d) questa perdita sarebbe inaccettabile non solo per i produttori e i consumatori, ma per il tessuto civile e relazionale della città;
e) la Municipalità di Venezia e isole ha fatto sapere attraverso il presidente Viero e il delegato all'altra economia Mencini di condividere le preoccupazioni dei cittadini.
Bisogna ora dare attuazione pratica a quanto emerso.
Ci sembra necessario farlo attraverso un percorso partecipato, che dia ai cittadini la possibilità di esprimersi sui destini della loro città.
Proponiamo perciò alla Municipalità di convocare un’assemblea alla quale invitare gli assessori comunali interessati (Rey - commercio, Maggioni – Lavori pubblici, Micelli - Urbanistica), tutti i portatori di interesse coinvolti (quelli presenti all'assemblea del 7 novembre, ma anche le associazioni dei commercianti) e soprattutto i cittadini.
Il coordinamento Io Decido si offre come “facilitatore” di questo confronto.
Si possono studiare e concordare con la Municipalità (come si sta sviluppando al Lido in merito alla mobilità nell’isola1) le modalità più opportune perché dialogo e ascolto reciproco prevalgano sulle semplici recriminazioni.
Potrebbe essere un bel modo di dimostrare che chi governa questa città ha la volontà e la capacità di ascoltare le ragioni di tutti i gruppi interessati e dei cittadini prima di decidere.
Il confronto dovrebbe aprirsi fornendo a tutti i “dati” di base.
Bisogna cioè consentire a tutti di valutare:
  • le motivazioni alla spostamento;
  • le ragioni per restare
  • le alternative esistenti (diverse da Santa Marta)
Poi vanno sentite le ragioni di tutti, raccogliendo e organizzando le opinioni.
Proponiamo un'assemblea in cui non parlino i politici, né i rappresentanti dei portatori di interesse – Coldiretti, CIA e AEres, ma i cittadini.
Politici e portatori di interesse vanno coinvolti, sulla base di documenti e regolamenti esistenti e con il supporto dei tecnici nella fase di preparazione in cui saranno scelti i punti (pochi e chiari) su cui chiamare la popolazione ad esprimersi, definendo le scelte possibili riferite alle condizioni e ai vincoli dati ed esplicitati.
Su ognuno di questi punti si raccolgono in assemblea i pareri dei cittadini, espressi con interventi di massimo 1 minuto l'uno e/o scrivendo i propri pareri su post-it da apporre su tabelloni preventivamente preparati.
Ciò consente di far sentire la voce anche di chi usualmente non si espone in interventi pubblici.
Nell’esempio del Lido in due ore di assemblea sono stati raccolti 60 interventi orali e più di 100 scritti nei post-it .
La nostra facilitazione consiste nel:
  1. proporre alla Municipalità i punti da mettere in discussione (dopo aver consultato i tecnici di commercio, urbanistica e lavori pubblici, che la Municipalità dovrebbe chiedere agli assessori di mettere disposizione), per ognuno evidenziando le possibili “proposte” e richiedendo “valutazioni e risposte”;
  2. gestire l'assemblea con le modalità sopra ricordate, cioè con una breve presentazione illustrativa dei singoli punti con le “proposte” possibili chiedendo a tutte/i le loro “valutazioni e risposte”;
  3. raccogliere e organizzare i pareri espressi dai cittadini e restituirli alla Municipalità integralmente, ma anche con una sintesi che li organizza in modo chiaro facendo emergere l'orientamento dei cittadini sui singoli punti.
A questo punto la Municipalità ha la possibilità di portare all'Amministrazione Comunale gli esiti di un processo partecipato di ascolto e definizione di proposte da parte dei cittadini.
L'Amministrazione Comunale potrà a questo punto fare le sue scelte dopo aver sentito e tenuto conto delle opinioni delle forze economiche e sociali, ma anche e soprattutto dei semplici cittadini.
La Municipalità avrà svolto un ruolo fondamentale nel mettere tutti i cittadini nella condizione di esprimersi su una scelta civica significativa e nel fornire all'Amministrazione l'opportunità di ascoltarli.
Considerata l’urgenza e il rischio che si arrivi a un punto di non ritorno, si chiede di procedere con la massima sollecitudine, in modo che il percorso verso la stabilizzazione dei mercati, esigenza sentita da tutti, possa tener conto dei risultati della consultazione.

Venezia, 10 novembre 2011 – coordinamento Io Decido

1Vedasi il percorso avviato e i suoi risultati sul nostro blog : http://iodecido.blogspot.com

mercoledì 9 novembre 2011

Come attivare un processo partecipativo sui mercati



Lunedì 7 novembre un'assemblea partecipata ha visto la condivisione da parte di VenezianoGas, Coldiretti, AEres, rappresentanti del Coordinamento Io Decido, di 40X e soprattutto dei numerosi cittadini presenti di alcuni punti essenziali:
a) i mercati: biologico e farmer's market vanno mantenuti e sviluppati perché filiera corta e qualità degli alimenti uniscono gli interessi dei produttori e dei cittadini utenti;
b) lo spostamento della localizzazione dei mercati veneziani da Campazzo Tre Ponti a Santa Marta non è stato condiviso ma imposto agli operatori, col risultato che i mercati stanno morendo;
c) la stessa tendenza all'emarginazione dai luoghi dove i mercati si sono sviluppati e radicati è in atto in terraferma;
d) questa perdita sarebbe inaccettabile non solo per i produttori e i consumatori, ma per il tessuto civile e relazionale della città;
e) la Municipalità di Venezia e isole ha fatto sapere attraverso il presidente Viero e il delegato all'altra economia Mencini di condividere le preoccupazioni dei cittadini.
Bisogna ora passare all'azione e mi sembra necessario farlo attraverso un percorso partecipativo, che dia ai cittadini la possibilità di esprimersi sui destini della loro città.
La strada migliore è a mio avviso che sia la Municipalità con il suo Presidente a convocare un'assemblea alla quale siano presenti gli assessori comunali interessati (Rey - Commercio, Maggioni – Lavori pubblici), tutti i portatori di interesse coinvolti (quelli presenti ieri ma anche le associazioni dei commercianti) e soprattutto i cittadini.
Il coordinamento Io Decido può offrirsi come “facilitatore” di questo confronto.
Si possono studiare e concordare con la Municipalità (come abbiamo fatto al Lido sulla mobilità in isola) le modalità più opportune perché dialogo e ascolto reciproco prevalgano sulle semplici recriminazioni.
Potrebbe essere un bel modo di dimostrare che chi governa questa città ha la volontà e la capacità di ascoltare le ragioni di tutti i gruppi interessati e soprattutto dei semplici cittadini prima di decidere.
Il confronto dovrebbe aprirsi fornendo a tutti i “dati” di base.
Bisogna cioè consentire a tutti di valutare - sulla base di documenti e regolamenti esistenti e con il supporto dei tecnici di commercio, urbanistica e lavori pubblici:
  • le motivazioni alla spostamento;
  • le ragioni per restare
  • le alternative esistenti (diverse da Santa Marta)
Poi vanno sentite le ragioni di tutti, raccogliendo e organizzando le opinioni e restituendole infine alla Amministrazione perché possa fare le sue scelte dopo aver sentito e tenuto conto delle opinioni delle forze economiche e sociali, ma anche e soprattutto dei semplici cittadini.
Mario Santi  

venerdì 4 novembre 2011

Lo Statuto arriva in Consiglio Comunale

Lunedì 7 al punto 6 dell'Ordine del Giorno del Consiglio Comunale previsto con inizio alle 15.00 a Cà Loredan c'è la proposta di Delibera di modifiche allo Statuto Comunale. Chi segue questo blog sa quanto ci siamo impegnati su questo tema e l'importanza che potrebbe avere nella vita dei cittadini il facilitare l'espressione di tutti i portatori d'interesse in temi cruciali. I cittadini potrebbero chiedere essi stessi di essere coinvolti proponendo l'istruttoria partecipata o potrebbero portare all'attenzione del Consiglio una delibera d'iniziativa popolare, a cui si possono legittimamente aspettare di ottenere un riscontro in tempi certi. Il referendum si vuol rendere più accessibile abbassando il numero di firme necessarie ed eliminando il quorum per il referendum consultivo. Si rimanda ad altri post di questo blog e al testo degli emendamenti come da noi proposto. E' estremamente importante essere presenti per difendere una conquista fondamentale per migliorare la qualità dell'agire politico, uno strumento che se ben utilizzato può generare significative ricadute pratiche per tutti i cittadini.

Ordine del Giorno della seduta del Consiglio Comunale