sabato 5 marzo 2011
Islanda: la rivoluzione silenziosa
Usciamo dai nostri confini con questo articolo che ci illustra cosa sta avvenendo in Islanda nel silenzio totale dei mezzi d'informazione.
Da sabato 27 novembre 2010 l’Islanda dispone di una Assemblea Costituente composta da 25 cittadini eletti dai loro pari. Il suo obiettivo: riscrivere la Costituzione del 1944, traendo lezione dalla crisi finanziaria che, nel 2008, ha colpito con forza il paese. La costituzione del 1944 è stata scritta copiando interamente la struttura della costituzione della Danimarca, paese da cui l’Islanda dipendeva da vari decenni, sostituendo semplicemente il termine “re” con quello di “presidente della Repubblica”. È una nuova costituzione da scrivere interamente dunque e per ciò si è deciso di fidarsi solo del popolo sovrano. Prima c’è stato un invito a presentare le candidature (tutti hanno potuto partecipare, con l’eccezione degli eletti nazionali, a condizione che avessero la maggiore età e fossero sostenuti da almeno trenta persone) a cui hanno risposto 522 cittadini. E’ tra questi che sono stati eletti i 25 costituenti. Questi ultimi cominceranno a riunirsi a metà febbraio e produrranno il testo prima dell’estate. Tra le proposte che ritornano più spesso, si nota la separazione tra Chiesa e Stato, la nazionalizzazione di tutte le risorse naturali e una chiara separazione dei poteri esecutivo e legislativo.
Per leggere l'articolo integrale
http://carlogiuliani.fr/rifondazione-comunista/2011/02/03/islanda-la-rivoluzione-silenziosa/
mercoledì 2 marzo 2011
lettera pubblica all'Assessore alla Mobilità e trasporti Ugo Bergamo
il Coordinamento Io Decido, da alcuni mesi sta lavorando e sta incontrando vari rappresentanti dell’amministrazione pubblica per avviare un percorso di democrazia partecipativa, in particolare, in questa prima fase, sulla mobilità cittadina e sulla proposta di sublagunare.
A questo proposito riteniamo necessario sapere se Lei intende sviluppare un serio processo di democrazia partecipativa, che come ultimo fine abbia l’accettazione della decisione della cittadinanza sul progetto della sublagunare in relazione ai bisogni della mobilità.
Se Lei, insieme alla Giunta comunale reputa che anche a Venezia, come ormai in gran parte d’Italia, i tempi siano maturi per perseguire tale obiettivo, allora è necessario seguire un percorso articolato in vari passaggi, come insegnano le esperienze e le metodologie dei processi partecipativi:
• si vedano i manuali per amministratori: A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi, a cura di Luigi Bobbio, ; oppure Partecipare e decidere. Insieme è meglio. Una guida per amministratori e tecnici.
Il percorso comprende le seguenti fasi:
• innanzitutto individuare un garante politico dell’Amministrazione pubblica e dei referenti tecnici che seguano tutte le tappe di questo processo;
• dare pieno accesso ai cittadini allo sviluppo del progetto;
• definire insieme al Coordinamento le modalità di informazione e comunicazione del progetto alla cittadinanza;
• individuare i portatori d’interesse, inserendo con un particolare riguardo i cittadini, normalmente esclusi dai processi decisionali;
• organizzare un ciclo di dibattiti pubblici che coinvolgano le diverse aree cittadine (centro storico, isole, terraferma), prevedano l’analisi dei bisogni, e siano gestiti da facilitatori alla presenza dei funzionari delegati, stabilendo preventivamente le regole con cui si va a costruire il percorso decisionale;
• istruire la fase conclusiva ovvero l’esito del dibattito pubblico in cui si presentano i risultati, le scelte individuate che impegnano cittadinanza e Amministrazione.
Se l’Assessore e l’Amministrazione pubblica si impegnano a sperimentare un vero processo partecipativo, che come tale non si riduce ad una attività informativa o consultiva da un unico punto di vista e su un’unica opzione, ma intendono dare vita davvero ad un ampio dibattito cittadino, il Coordinamento Io Decido, che riunisce singoli cittadini e associazioni, dichiara la propria disponibilità ad agevolare il Comune nell’incontro con la cittadinanza.
Coordinamento Io Decido
Venezia 2 marzo 2011
A questo proposito riteniamo necessario sapere se Lei intende sviluppare un serio processo di democrazia partecipativa, che come ultimo fine abbia l’accettazione della decisione della cittadinanza sul progetto della sublagunare in relazione ai bisogni della mobilità.
Se Lei, insieme alla Giunta comunale reputa che anche a Venezia, come ormai in gran parte d’Italia, i tempi siano maturi per perseguire tale obiettivo, allora è necessario seguire un percorso articolato in vari passaggi, come insegnano le esperienze e le metodologie dei processi partecipativi:
• si vedano i manuali per amministratori: A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi, a cura di Luigi Bobbio, ; oppure Partecipare e decidere. Insieme è meglio. Una guida per amministratori e tecnici.
Il percorso comprende le seguenti fasi:
• innanzitutto individuare un garante politico dell’Amministrazione pubblica e dei referenti tecnici che seguano tutte le tappe di questo processo;
• dare pieno accesso ai cittadini allo sviluppo del progetto;
• definire insieme al Coordinamento le modalità di informazione e comunicazione del progetto alla cittadinanza;
• individuare i portatori d’interesse, inserendo con un particolare riguardo i cittadini, normalmente esclusi dai processi decisionali;
• organizzare un ciclo di dibattiti pubblici che coinvolgano le diverse aree cittadine (centro storico, isole, terraferma), prevedano l’analisi dei bisogni, e siano gestiti da facilitatori alla presenza dei funzionari delegati, stabilendo preventivamente le regole con cui si va a costruire il percorso decisionale;
• istruire la fase conclusiva ovvero l’esito del dibattito pubblico in cui si presentano i risultati, le scelte individuate che impegnano cittadinanza e Amministrazione.
Se l’Assessore e l’Amministrazione pubblica si impegnano a sperimentare un vero processo partecipativo, che come tale non si riduce ad una attività informativa o consultiva da un unico punto di vista e su un’unica opzione, ma intendono dare vita davvero ad un ampio dibattito cittadino, il Coordinamento Io Decido, che riunisce singoli cittadini e associazioni, dichiara la propria disponibilità ad agevolare il Comune nell’incontro con la cittadinanza.
Coordinamento Io Decido
Venezia 2 marzo 2011
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