sabato 10 marzo 2012
Lettera aperta al Presidente del Consiglio
In seguito alle notizie apparse sulla stampa riferite alla volontà del Governo di introdurre la pratica del Débat Public nell'ordinamento italiano, il Coordinamento Io Decido ha scritto al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Governo e per conoscenza a Sindaco e Giunta del Comune di Venezia
Lettera aperta al presidente del Consiglio
dal Corriere della Sera
dal Fatto Quotidiano
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COMITATO "IO DECIDO" Una lettera per chiedere il coinvolgimento nelle scelte sulla città
RispondiEliminaAppello al sindaco: «Si confronti con i cittadini»
Venerdì 9 Marzo 2012,
«Basta decisioni nelle stanze segrete per poi far cadere gli eventuali errori anche sui cittadini. Orsoni ascolti Monti, e renda partecipe delle scelte che prende per tutti anche la collettività».
A chiederlo a gran voce, con una lettera aperta inviata al primo cittadino ma anche al presidente del Consiglio Mario Monti, il comitato, formato da un gruppo di cittadini e di associazioni, riuniti nel Coordinamento Io Decido. Una proposta, quella di usare il modello francese del dibattito pubblico, fatta già qualche anno al sindaco, ma poi rimasta lettera morta. A ridare vigore alla richiesta le recenti esternazioni dello stesso presidente Monti e del suo governo, che in questa fase di pesante difficoltà hanno appunto auspicato l'uso dello strumento del dibattito pubblico, del coinvolgimento della gente, come prassi decisoria. In realtà, su input del presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta qualche passo in questa direzione è stato fatto. «Su nostra richiesta e grazie alla lungimiranza - spiegano dal Comitato - sono state introdotte procedure simili, l'istruttoria partecipata, nel nuovo Statuto Comunale. Ora speriamo arrivi al più presto il relativo Regolamento, affinché questo strumento possa trovare effettiva attuazione». Aprire la porta delle "segrete stanze" e far partecipare la città alle scelte che poi vengono imposte è l'accorata richiesta fatta lettera dal comitato, di cui fanno parte e firmano la missiva Emanuela Amici, Françoise Bertinchamps, Gilberto Brait, Luana Castelli, Maria Teresa Dini, Cristina Gregorin, Tiziana Plebani, Mario Santi e Pinella Trivisonno. «Speriamo che questo segnale lanciato anche da Monti sia accolto anche da quelle Amministrazioni locali che ancora stentano a riconoscere questa necessità. Le complessità e difficoltà del governo locale richiedono sempre più l'uscita da stanze segrete in cui pochi prendono decisioni che ricadono su molti e un'apertura franca alla sussidiarietà e alla condivisione, anche per mettere riparo al degradato rapporto tra la politica e i cittadini».
Andrea Ciccarelli