All’Assessore all’Urbanistica
al Dirigente all'Urbanistica
a Fram_menti
e p.c. Sindaco
Università di Ca’ Foscari
Municipalità di Venezia Murano Burano
Note sul percorso di progettazione partecipata area S. Giobbe - Venezia
Il coordinamento Io Decido ha accolto con soddisfazione l’avvio del percorso di
progettazione partecipata promosso dal Consiglio Comunale nel novembre 2010 in merito
all’utilizzo di circa 2.000 metri quadri di spazi pubblici all'interno della sede dell’Università
di Ca' Foscari a San Giobbe.
Riteniamo che l’avvio di processi partecipativi nel nostro comune costituisca l’inizio di un
auspicabile nuovo rapporto culturale e politico fra amministrazione e cittadinanza.
Infatti molti cittadini vi hanno partecipato con entusiasmo e molte aspettative e Il lavoro
condotto dai facilitatori dell’equipe Fram_menti è stato stimolante.
Proprio per la positività di questa esperienza noi vorremmo contribuire con alcune
osservazioni sulle criticità che comunque sono emerse, con l’obiettivo di migliorare i
prossimi processi.
I nodi principali rilevati sono i seguenti:
- c’è stato un difetto iniziale nella comunicazione relativa alle informazioni, dati, vincoli
connessi al progetto;
- è mancata un’analisi puntuale, sociologica sui progetti esistenti nell’area circostante e sui
bisogni dei residenti;
- il progetto presentato ai cittadini non è conforme alla delibera/convenzione, in quanto
prevede parte degli spazi al primo piano, quando la delibera parla di 2000 mq posti al
piano terra. Le richieste di fare chiarezza su questa discrepanza non hanno ottenuto
risposta esauriente.
- durante il percorso partecipativo è stata fornita copia della Convenzione con allegata una
planimetria, superata dagli accordi successivi;
- l’ipotesi di progetto prevede di collocare una parte consistente degli spazi destinati a
servizio pubblico in una nuova costruzione da realizzarsi in un’area attualmente verde, che
priverebbe la cittadinanza e gli studenti di uno spazio aperto adibito a giardino a cui i
cittadini non vorrebbero rinunciare. Molti gruppi di lavoro hanno suggerito soluzioni
alternative, come per esempio quella di trovare altri spazi all’interno delle costruzioni
esistenti o delle nuove costruzioni dell’università, oppure di non costruire cubature ritenute
inappropriate e utilizzare i fondi relativi per allestire gli altri spazi pubblici che altrimenti
rimarrebbero privi di arredi e impianti tecnologici specifici (es. insonorizzazione, palco,
ecc…). Anche a questo tema non è stata data risposta se non un’esortazione a
concentrarci sulle funzioni o il suggerimento di rinunciare alla superficie coperta (cortile
della casa dello studente);
- non è stato preso in considerazione fin dall’inizio che questi spazi per essere utilizzati
realmente necessitano di essere attrezzati, arredati secondo le specifiche esigenze
individuate;
- molti cittadini, data la speciale collocazione del sito in fronte alla laguna, hanno
manifestato l’esigenza di integrare l’area che ospiterà gli spazi pubblici con gli spazi aperti,
le rive e la laguna, anche a questa richiesta non è stata data una risposta esauriente;
- doveva essere inoltre chiarito, fin dall’inizio, il collegamento acqueo previsto nelle
planimetrie (pontile ACTV);
- anche sui due nuovi volumi sotto la piazza coperta che sembrerebbero non conformi alle
indicazioni della Commissione di Salvaguardia, non c’è stata chiarezza.
Il percorso di progettazione partecipata ha come obiettivo quello di far incontrare le
esigenze della cittadinanza e dell’amministrazione trovando soluzioni condivise spesso
originali rispetto a quelle di partenza delle parti in causa; purtroppo in questa esperienza è
mancato lo scambio fra cittadinanza e amministratori, poiché quest’ultimi non hanno
seguito il processo partecipato nelle fasi più salienti.
Venezia, 13.03.2012
I partecipanti del Coordinamento Io Decido
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