Lettera aperta al Sindaco di Venezia. Affrontare la crisi con democrazia, responsabilità e coesione sociale: il Bilancio partecipato
Caro Sindaco,
Come cittadine e cittadini responsabili e informati, sappiamo che, dopo la manovra Monti, l’Amministrazione si troverà di fronte a decisioni difficili e impopolari: tagliare ulteriormente i servizi pubblici essenziali oppure uscire dal Patto di Stabilità.
Del resto già negli ultimi due anni, la discussione e l’approvazione del Bilancio del Comune di Venezia sono avvenute costantemente in un clima di emergenza che ha portato a una serie di decisioni dell’ultimo minuto, adottate esplicitamente con l’obiettivo di fare cassa per salvare in qualche modo il salvabile. Abbiamo così assistito all’impoverimento del patrimonio pubblico con la vendita di proprietà immobiliari di grande importanza per la vita e il futuro della città.
Si può affrontare questo momento difficile in modo da trasformarlo in un’opportunità per giungere a scelte migliori e non vissute come imposizioni dall’alto, con un guadagno per la crescita della democrazia e della coesione del tessuto sociale?
Noi pensiamo di sì e per questo, sulla scorta di tante, tantissime esperienze anche italiane, La invitiamo ad aprire immediatamente un percorso di democrazia partecipativa sul bilancio comunale 2012.
Abbiamo davanti un tempo ragionevole per compiere tutto l’iter necessario:
- illustrare ai cittadini con linguaggio accessibile la situazione delle risorse disponibili, delle entrate e delle uscite della finanza comunale e i dati correlati con un Town Meeting (= incontro pubblico aperto alla città);
- formulare, attraverso il lavoro di una commissione aperta seguendo l'esperienza di altri Comuni, una proposta di bilancio che individui le scelte e le priorità nell’uso delle risorse;
- giungere a proporre, grazie a questo percorso - in cui ogni tappa sarà trasparente e pubblica - le soluzioni adeguate e condivise.
Riteniamo infatti che coinvolgere e spiegare il senso della difficoltà economica che stiamo vivendo sia un presupposto fondamentale affinché tutti se ne sentano partecipi. In tal modo l'Amminstrazione offrirà ai cittadini strumenti di conoscenza della gravità dei problemi e dei vincoli di Bilancio, ma anche capacità di giudizio e di voce in capitolo sulle scelte da fare. Un percorso dunque che permetterebbe di recuperare quel “senso del comune” che è necessario per uscire dalla crisi.
Soprattutto nella situazione attuale del nostro Paese e della nostra città il Bilancio non può essere dunque ridotto a un mero processo amministrativo ma diviene un cruciale atto di indirizzo politico, che richiede una piena condivisione della cittadinanza alle scelte che incidono sulla vita delle persone e sul futuro della città.
Caro Sindaco,
siamo certi che Lei, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, assumerà con chiara volontà politica questa richiesta, che mira ad avviare ben più di una ‘buona pratica’ di governo cittadino, perché, come è noto, tutte le esperienze ‘reali’ di Bilancio partecipativo consentono di affrontare i problemi insieme, con una crescita della cittadinanza, degli amministratori e un migliore utilizzo delle risorse e conseguentemente della qualità complessiva della vita della città.
Firmatari della richiesta:
- Coordinamento Io Decido
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