giovedì 26 gennaio 2012
mercoledì 25 gennaio 2012
Richiesta bilancio partecipato
A tutte le associazioni e gruppi
vi chiediamo di aderire alla richiesta al Sindaco di apertura di processo partecipato sul Bilancio Comunale 2012. Quella che segue è la proposta di lettera
Lettera aperta al Sindaco di Venezia. Affrontare la crisi con democrazia, responsabilità e coesione sociale: il Bilancio partecipatoCaro Sindaco, Come cittadine e cittadini responsabili e informati, sappiamo che, dopo la manovra Monti, l’Amministrazione si troverà di fronte a decisioni difficili e impopolari: tagliare ulteriormente i servizi pubblici essenziali oppure uscire dal Patto di Stabilità.Del resto già negli ultimi due anni, la discussione e l’approvazione del Bilancio del Comune di Venezia sono avvenute costantemente in un clima di emergenza che ha portato a una serie di decisioni dell’ultimo minuto, adottate esplicitamente con l’obiettivo di fare cassa per salvare in qualche modo il salvabile. Abbiamo così assistito all’impoverimento del patrimonio pubblico con la vendita di proprietà immobiliari di grande importanza per la vita e il futuro della città.
Si può affrontare questo momento difficile in modo da trasformarlo in un’opportunità per giungere a scelte migliori e non vissute come imposizioni dall’alto, con un guadagno per la crescita della democrazia e della coesione del tessuto sociale?Noi pensiamo di sì e per questo, sulla scorta di tante, tantissime esperienze anche italiane, La invitiamo ad aprire immediatamente un percorso di democrazia partecipativa sul bilancio comunale 2012. Abbiamo davanti un tempo ragionevole per compiere tutto l’iter necessario:
- illustrare ai cittadini con linguaggio accessibile la situazione delle risorse disponibili, delle entrate e delle uscite della finanza comunale e i dati correlati con un Town Meeting (= incontro pubblico aperto alla città); - formulare, attraverso il lavoro di una commissione aperta seguendo l'esperienza di altri Comuni, una proposta di bilancio che individui le scelte e le priorità nell’uso delle risorse; - giungere a proporre, grazie a questo percorso - in cui ogni tappa sarà trasparente e pubblica - le soluzioni adeguate e condivise.
Riteniamo infatti che coinvolgere e spiegare il senso della difficoltà economica che stiamo vivendo sia un presupposto fondamentale affinché tutti se ne sentano partecipi. In tal modo l'Amminstrazione offrirà ai cittadini strumenti di conoscenza della gravità dei problemi e dei vincoli di Bilancio, ma anche capacità di giudizio e di voce in capitolo sulle scelte da fare. Un percorso dunque che permetterebbe di recuperare quel “senso del comune” che è necessario per uscire dalla crisi.
Soprattutto nella situazione attuale del nostro Paese e della nostra città il Bilancio non può essere dunque ridotto a un mero processo amministrativo ma diviene un cruciale atto di indirizzo politico, che richiede una piena condivisione della cittadinanza alle scelte che incidono sulla vita delle persone e sul futuro della città.
Caro Sindaco,siamo certi che Lei, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, assumerà con chiara volontà politica questa richiesta, che mira ad avviare ben più di una ‘buona pratica’ di governo cittadino, perché, come è noto, tutte le esperienze ‘reali’ di Bilancio partecipativo consentono di affrontare i problemi insieme, con una crescita della cittadinanza, degli amministratori e un migliore utilizzo delle risorse e conseguentemente della qualità complessiva della vita della città.
Firmatari della richiesta:
- Coordinamento Io Decido
mercoledì 18 gennaio 2012
Le novità in materia di partecipazione nello Statuto del Comune di Venezia
Il 21 dicembre 2011 il Consiglio Comunale ha approvato la delibera d’iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale “Modifiche ed integrazioni allo Statuto Comunale”. Alla stesura delle modifiche in materia di partecipazione dei cittadini il Coordinamento Io Decido ha partecipato attivamente, proponendo già nel febbraio 2011 degli emendamenti che sono stati esaminati con attenzione dalla Commissione Consiliare I, e che hanno trovato parziale accoglimento nelle variazioni che sono state definitivamente votate dalla maggioranza.
All’articolato che riguarda i diritti e partecipazione popolare (Capo IV) è stato inserito come premessa un articolo sul Riconoscimento, valorizzazione e promozione della partecipazione popolare, in cui si valorizzano le associazioni e la partecipazione promovendo “forme capillari di consultazione della popolazione secondo le più avanzate metodologie, pratiche e strumenti di democrazia partecipativa”, assicurando “il collegamento dei propri organi con gli organismi di partecipazione e che dei risultati delle consultazioni sia dato atto nei provvedimenti adottati dall'amministrazione. Nel caso in cui i risultati del processo partecipativo fossero rigettati, sarà emesso un provvedimento motivato”. Inoltre il Comune “agevola la fruizione di strutture o spazi idonei per il corretto e proficuo svolgimento degli incontri finalizzati alla partecipazione per i cittadini, gruppi e associazioni che ne facciano richiesta”.
Questi principi si attuano maggiormente nel procedimento di istruttoria partecipata che può essere richiesta da 2000 cittadini fra cui sono inclusi tutti i portatori d’interesse, anche quanti frequentano stabilmente la città per motivi di studio o lavoro (di età superiore ai sedici anni). Tale procedura è già praticata in altre città italiane, si richiama a esempi sperimentati (quali Town Meeting, Débat public, Giurie di cittadini) andrebbe attivata ogni qual volta si devono esaminare questioni di interesse rilevante per la città allo scopo di migliorare la qualità dell’azione pubblica. I cittadini dovranno ricevere ogni informazione utile e la documentazione tecnica necessaria a comprendere l’iniziativa o il progetto oggetto dell’istruttoria partecipata fin dall’inizio dell’avvio del procedimento e non al momento in cui le decisioni sono ormai definitive.
Un altro strumento di nuovo inserimento, ma largamente diffuso, è la proposta di deliberazione d’iniziativa popolare su richiesta di almeno 2000 cittadini, da sottoporre all’approvazione del Consiglio.
Rispetto al precedente Statuto si facilitano i referendum. Le firme richieste per richiedere il referendum consultivo sono state abbassate a 5000, possono votare tutti i titolari dei diritti di partecipazione ed è stato eliminato il quorum. Per quanto attiene al referendum abrogativo è stato abbassato il quorum al 50% più uno dei votanti all’ultima elezione comunale, è stato invece mantenuto il voto limitato agli elettori.
venerdì 13 gennaio 2012
la cosa pubblica!
Ateneo Veneto,
lunedi 16 gennaio 2012, ore 20.30
La cosa pubblica!
il Fontego dei Tedeschi:
dalla trattativa privata alla partecipazione attiva
La vicenda del “Fontego dei tedeschi” è emblematica della vendita di un
vincolo pubblico senza considerare il contributo espresso dalla cittadinanza
e dalle associazioni. Lo stesso Consiglio comunale, escluso dalla discussio-
ne, si trova ad essere notaio di accordi raggiunti in altra sede.
A partire da questa vicenda, l’incontro pubblico vuole discutere dei percorsi
democratici di partecipazione alle decisioni che interessano “la Cosa pub-
blica”, di quale sia il suo peso nel futuro e di come sia possibile evitare che,
viste le premesse, si ripetano le dolorose esperienze della storia recente:
Hotel Monaco-Teatro del Ridotto e Spazio Eventi in primis. Vicende nelle
quali nulla di quanto era stato promesso è poi stato mantenuto.
L’invito a partecipare è rivolto a chi ritiene che i beni comuni siano un dirit-
to, a chi crede che ci sia una differenza tra spazio pubblico e spazio privato
e che non tutto, il futuro soprattutto, abbia un prezzo.
interverranno
Comune di Venezia: assessore Alessandro Maggioni
consiglieri Jacopo Molina, Camilla Seibezzi, Sebastiano Costalonga,
Marta Locatelli
associazione 40xVenezia: Marco Zordan, Vincenzo Casali
coordinamento Iodecido: Tiziana Plebani
modera Michele Gottardi
sono stati invitati
Studio OMA, Edizione Property
incontro promosso dall’associazione 40xVenezia in collaborazione con Ateneo Veneto
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