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martedì 20 novembre 2012

Un falso problema



L'Amministrazione Comunale di Venezia intende chiudere l'iter di approvazione del Piano d'Assetto Territoriale entro la metà di dicembre con la delega al Sindaco a partecipare alla Conferenza dei Servizi con la Provincia prima del passaggio delle sue competenze ad altri Enti. Per questo l'assessorato all'Urbanistica ha presentato nelle Municipalità e in Commissione Consiliare la delibera per l'approvazione dei criteri di valutazione delle osservazioni. I contributi di cittadini e associazioni estensori delle 773 osservazioni, di cui alcune a loro volta contenenti molteplici proposte di modifica, che per essere redatte hanno richiesto la lettura di migliaia di pagine di elaborati tecnici e la consultazione di complessi riferimenti normativi, sono stati catalogati in 27 striminzite pagine di relazione in cui si fatica a riconoscere che la propria osservazione sia stata perlomeno acquisita e letta. In Commissione si è verificato che il maggior problema che si sottopone ai Consiglieri è la definizione dei criteri con cui respingere la maggior parte delle istanze di proprietari che richiedono la trasformazione del loro fondo in terreno edificabile, il che comporterebbe un nuovo consumo di suolo per complessivi 1254 ettari. Personalmente lo ritengo un falso problema: la Relazione Agronomica calcola la Superficie Agricola Utilizzabile e trasformabile in soli 60,78 ettari. A prescindere che molti ritengono su fondate basi giuridiche che da tale computo vadano sottratte le valli da pesca per cui il valore corretto scenderebbe a 32,14 ettari, la vera questione che non si affronta è che il PRG vigente già prevede l’edificazione non ancora avvenuta per almeno 378 ettari. Di questi terreni già potenzialmente edificabili, la Valutazione Ambientale Strategica non discrimina quali e quanti siano compatibili con gli obiettivi di sostenibilità del PAT e quindi già riconducibili ai Piani degli Interventi con l’approvazione del piano, salvo che, come richiesto per tutti i P.I. dai tecnici comunali alle dipendenze dell'assessorato all'Ambiente nell'elaborato della Valutazione d'INCidenza Ambientale, siano preventivamente sottoposti a VINCA per valutarne l'impatto su specie e aree protette. Di tali rilievi sostanziali i criteri di valutazione delle osservazioni non fanno menzione, rimandando per ogni questione spinosa alla Conferenza dei Servizi e al parere della Commissione Regionale VAS, come se sia possibile trasmettere un elaborato rimasto allo stadio di documento preliminare, quindi a rischio di censura con la conseguenza che tutto il PAT assumerebbe profili d’illegittimità. Sotto la pressione di un’urgenza inesistente i Consiglieri Comunali si troverebbero ad avallare la lettura filtrata dagli uffici dei contributi pervenuti, perdendo l’occasione di rendere il PAT davvero coerente e rispettoso degli obiettivi di tutelare interessi collettivi. Al contrario si vogliono confinare all’ambito squisitamente tecnico le osservazioni più rilevanti e d’interesse generale, sequestrando l’informazione in virtù di un presunto disinteresse dei cittadini, senza che si faccia lo sforzo di restituirle semplificate in forma divulgativa e completa. In realtà le problematiche astrattamente tecniche si traducono in fatti molto concreti: cubi di cemento da destinare ad alberghi, centri commerciali, ormai inutili residenze, nuove città come dichiara il Sindaco per Tessera. Ritengo perciò lecito chiedersi dove e in quale fase di questo lungo iter procedurale l'Amministrazione inizierà finalmente a sottrarre dal PAT ettari di costruibile per rispettare i vincoli imposti dalla SAU e soprattutto mantenere l'impegno politico di azzerare il consumo di suolo.
Emanuela Amici

2 commenti:

  1. E' un falso problema anche il pensare che un PAT rivisto dopo le osservazioni diventi migliore....Comunque la politica del territorio e' solo ad uso degli interessi della casta ad esempio, ancora non e' stato approvato il PAT e gia' e' approvata la torre di Gardin...Dove e' conteggiato il milione di metri cubi in piu' e gli abitanti non previsti ?
    Qualunque siano i piani l'urbanistica viene fatta con le "varianti"....Questo e' lo scempio.

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  2. Grazie per il commento. Sulla torre di Cardin c'è un post sotto

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