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giovedì 6 ottobre 2011

Proposta articolo Statuto Regione Veneto : Tutela dei beni comuni


Pubblichiamo la proposta di articolo per la tutela dei beni comuni del Forum Veneto dei Movimenti per l'Acqua da inserire nello Statuto della Regione Veneto in discussione in questi giorni.
  1. La Regione Veneto tutela i beni comuni costituiti dalle risorse essenziali per la vita del pianeta e dei patrimoni culturali, paesaggistici e naturali, garantendone agli abitanti attuali e futuri la conservazione ed il godimento.
  2. A questo fine la Regione applica le disposizioni nazionali e comunitarie in merito alla tutela del paesaggio, alla difesa del suolo, dei corpi idrici e del ciclo delle acque e, nell’ambito della propria autonomia, le integra con disposizioni politiche ed azioni istituzionali volte all’affermazione della proprietà comune dell’acqua e alla riduzione del consumo di suolo.
  3. La disponibilità e l’accesso all’acqua potabile, nonché all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi, costituiscono diritti inalienabili della persona umana, diritti universali non assoggettabili a ragioni di mercato. La Regione garantisce a ciascun individuo il diritto al minimo vitale giornaliero d’acqua quale diritto alla vita. L’acqua è considerata bene comune ed il servizio idrico integrato è definito servizio pubblico locale di interesse generale, privo di rilevanza economica e come tale non soggetto alle dinamiche della concorrenza. Le modalità della loro gestione sono definite attraverso il coinvolgimento delle autonomie locali e la più ampia partecipazione anche decisionale, dei cittadini e delle comunità territoriali.
  4. Il territorio non urbanizzato né coperto da artefatti e lasciato libero all’azione della natura, guidata e, ove occorra, corretta per le esigenze di attività agro-silvo-pastorali è un bene comune la cui estensione può essere ridotta solo ove ricorrano congiuntamente le seguenti due condizioni: a) la sua utilizzazione sia indispensabile per soddisfare esigenze socialmente rilevanti che non possono essere soddisfatte in altro modo, come l’utilizzazione di suoli già urbanizzati; b) che sia prevista la rinaturalizzazione di una superfice di dimensione almeno pari a quella sottratta.
  5. La Regione emana entro…i provvedimenti normativi e strutturali necessari per rendere effettive le prescrizioni di cui ai precedenti commi.

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