il calendario di "Io decido"

sabato 10 dicembre 2011

A proposito di estensione dei diritti di partecipazione nello Statuto del Comune di Venezia



Pubblichiamo due lettere la prima apparsa il 6 dicembre, la seconda il 9 dicembre nell'edizione locale del Gazzettino. Ricordiamo che in Italia le donne votano solo dal 2 giugno del 1946. 

A proposito di...
VOTAZIONI      AMMINISTRATIVE      

Ho letto il vostro articolo dell’8 novembre scorso dal titolo «La città si allarga a stranieri e pendolari» che mi ha fatto riflettere.      Premetto che sono veneziano da 160 anni ed emigrato a Mestre e che sono obbligato a pagare tasse e balzelli al comune di Venezia. Prendo atto, non senza provare un senso di disgusto, nell’apprendere che dopo mesi di discussione nella maggioranza di sinistra, con il compromesso dell’Udc di Ugo Bergamo, è stato raggiunto l’accordo di concedere, con il nuovo statuto comunale, le votazioni amministrative a tutti i residenti con 16 anni compiuti, anche stranieri, purché siano residenti da tre anni per gli stranieri, e i pendolari che abbiano nella nostra città un posto di lavoro o di studio. L’illegittimità è solo presunta per la maggioranza.      A questo punto, pure con grande generosità rispetto all’Italia, in cui ci vorrebbero dieci anni di residenza e 18 anni di età per concedere la votazione, non mi resta altro che emigrare in altra città, per ora in Italia, in quanto gente senza esperienza, senza conoscere minimamente la città, con culture diverse dalla nostra e magari con religioni diverse, si arrogheranno il diritto di decidere anche per conto nostro ovvero formeranno maggioranze gradite alla sinistra.      L’opposizione in comune se c’è batta un colpo o passi pure alla cassa per ritirare i suoi gettoni di presenza.
Umberto Casagrande

La precisazione
VOTO,     DECIDE   IL PARLAMENTO      
In merito alla lettera pubblicata il 6 dicembre, vorrei tranquillizzare il lettore Umberto Casagrande e quanti nutrono analoghe preccupazioni, che la decisione in merito al voto amministrativo è di esclusiva competenza del Parlamento. Gli emendamenti allo Statuto comunale che stanno per essere approvati su sollecitazione di cittadini che si riuniscono nel Coordinamento Io Decido, riguardano l'estensione dei diritti di partecipazione nel proporre istanze o delibere d'iniziativa popolare e partecipare a istruttorie pubbliche. Il diritto di voto concesso su richiesta si limita ai referendum comunali ed è stato ulteriormente confinato ai soli referendum consultivi dalla contrattazione fra le forze politiche. Con queste modifiche ci preme affermare un principio: ogni volta che si affronta in maniera partecipata un tema specifico, tutti coloro che ne sono interessati e lo hanno a cuore devono poter essere ascoltati affinché la decisione sia efficace e frutto di un reale approfondimento, indipendemente dalla loro identità. Ciò è perfettamente in linea con quanto previsto dall'art. 8 comma 5 del Testo Unico degli Enti Locali che recita: "Lo statuto promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell'Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti" e alle pratiche che si stanno diffondendo in tutta Italia di democrazia partecipativa.      Chi volesse approfondire può consultare il nostro blog http://iodecido.blogspot.com     
Emanuela Amici
Coordinamento Io Decido

1 commento:

  1. Faccio poi notare che non esiste alcun fondato motivo per ritenere che qualora stranieri residenti in Italia potessero votare se ne gioverebbe la sinistra.
    E' in corso una campagna di raccolta firme per due leggi d'iniziativa popolare: una per dare la cittadinanza ai giovani figli di migranti nati in Italia o arrivati da piccoli, l'altra per concedere il diritto di voto alle elezioni amministrative agli stranieri residenti da almeno cinque anni. Maggiori informazioni http://www.litaliasonoanchio.it/index.php?id=572

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